L’Italia del Dopoguerra, con le sue isole di benessere e i suoi abissi di povertà, con le sue differenze di culture, dialetti, identità separate, in chiave storiografica, rende ancora più sorprendente il “miracolo” che si verificò tra il 1945 e il 1948: il 2 giugno del 1946 si andò a votare e, per la prima volta dopo venti anni di dittatura, tutti furono in grado di esprimere una libera volontà; votò circa di il 90% dell’elettorato, in una febbre di partecipazione politica scattata come una molla troppo a lungo compressa dalle strutture di un regime totalitario. Si scelse nella Repubblica la nuova forma dello Stato, azzerando il peso di una monarchia troppo compromessa con il fascismo, ma soprattutto ci si diede una Costituzione che ha rappresentato e rappresenta un “patto di cittadinanza” efficace e carico di valori civili in cui potersi riconoscere. Questa stagione rappresentò una palestra di democrazia e di dialogo fra diverse anime costituzionali mentre si certificava la piena ricostruzione, anche economica, dalle macerie del conflitto. Il corso intende ripercorrere le tappe che hanno portato all’Italia repubblicana e costituzionale attraverso analisi che intercettano diverse forme di riflessione, da quella storiografica a quella sociale, a quella artistica.
Venerdì 21 marzo 2025 - Ore 14.30 - Apertura dei lavori. (Enzo R. LAFORGIA) Ore 14.45 - Dalla Resistenza alla Repubblica democratica (Andrea RICCIARDI) Ore 16.00 - Intervallo Ore 16.15 - Quando il cinema racconta la storia (Matteo INZAGHI) Ore 17.15 - Dibattito partecipato.
Sabato 22 marzo 2025 Ore 8.45 - Apertura dei lavori (Cristina BORACCHI) Ore 9.00 - La rinascita culturale (Enzo R. LAFORGIA) Ore 9.45 - La Costituente e la Costituzione democratica (Giorgio GRASSO) Ore 10.30 - Intervallo Ore 11.45 - Le Costituenti. La parola alle donne (Roberta CAIROLI) Ore 12.30 - Dibattito e chiusura dei lavori.
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